La storia della Russia è un viaggio attraverso secoli di cambiamenti, conquiste e personaggi straordinari. Questa vasta nazione, che si estende su gran parte dell’Eurasia, ha una storia ricca e complessa che ha plasmato il suo destino e ha avuto un impatto significativo sulla storia mondiale. In questo articolo, esploreremo i momenti cruciali e i personaggi principali della storia russa, da Ivan il Terribile a Boris Yeltsin.

Capitolo 1: L’ascesa dello zarismo

Il periodo iniziale della storia russa è segnato dall’ascesa dello zarismo. Nel 1547, Ivan IV, noto come Ivan il Terribile, salì al trono russo.

Durante il suo regno (1547-1584), Ivan conquistò i khanati di Kazan e Astrachan, estendendo notevolmente i confini della Russia e creando lo zarismo russo.

Ivan fu il primo a portare il titolo di “zar” in Russia ed è considerato uno dei fondatori dello Stato russo. Questo periodo fu caratterizzato da una forte centralizzazione del potere, ma anche da episodi di violenza e repressione, il che gli valse il soprannome di “il Terribile”.

Nonostante ciò, Ivan il Terribile contribuì in modo significativo alla formazione della Russia come potenza europea.

Capitolo 2: I Romanov

Romanov

Nel 1613, dopo un periodo di instabilità e interventi stranieri, Michele Romanov fu eletto zar, ponendo fine a un’epoca di incertezza.

Questo segnò l’inizio della dinastia dei Romanov, che avrebbe governato la Russia fino alla rivoluzione del 1917.

Tuttavia, uno dei momenti più significativi della dinastia Romanov fu il regno di Pietro il Grande (1682-1725). Alto oltre 2 metri, Pietro il Grande portò la Russia in una nuova era. Durante il suo regno, egli introdusse importanti riforme, riorganizzando l’esercito e la marina russa.

Nel 1721, la Russia conquistò i territori dell’Estonia e della Lettonia dopo decenni di conflitti con la Svezia.

Zar Nicola II (1772-1814) continuò l’espansione russa, annettendo la Crimea, l’Ucrania, la Georgia e in seguito la Bielorussia, la Moldavia e parti della Polonia.

Nel periodo tra il 1798 e il 1815, la Russia partecipò alla coalizione europea contro la Francia napoleonica, sconfiggendola nella celebre Campagna di Russia del 1812. Questo evento storico ha avuto un impatto straordinario sull’opera di Tolstoy “Guerra e Pace”.

Nel 1904-1905, l’espansione russa in Manciuria portò alla guerra con il Giappone e alla prima rivoluzione russa del 1905.

Questi eventi costrinsero lo zar Nicola II a concedere la prima costituzione russa e a istituire un parlamento, la Duma.

Capitolo 3: La nascita dell’Unione Sovietica

Lenin

Il 1917 fu un anno cruciale nella storia russa. La Rivoluzione russa provocò la caduta del regime zarista e l’instaurazione di un governo leninista, che portò alla creazione della Repubblica Socialista Federativa Sovietica di Russia.

Lo zar Nicola II fu costretto ad abdicare, e il vecchio regime venne sostituito da un governo provvisorio durante la prima rivoluzione di febbraio del 1917.

Tuttavia, durante la seconda rivoluzione di ottobre, il Governo Provvisorio fu rovesciato e sostituito da un governo bolscevico (comunista).

Nel 1918, i bolscevichi assassinarono lo zar Nicola II e la sua intera famiglia a Ekaterinburg.

Nel 1922, venne ufficialmente costituita l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), che nel 1924 fu riconosciuta da Gran Bretagna, Francia e Italia.

Nel 1924, morì Lenin, il leader della rivoluzione bolscevica. Il suo corpo fu imbalsamato e attualmente è visibile nel Mausoleo su Piazza Rossa, a Mosca.

Capitolo 4: L’era di Stalin

Stalin

Il 1927 vide l’ascesa di Iosif Stalin al potere. Il suo governo avrebbe durato fino alla sua morte nel 1953.

Durante il suo regno, Stalin implementò una serie di politiche radicali, tra cui il primo Piano Quinquennale nel 1928-1929, che portò alla collettivizzazione dell’agricoltura e all’industrializzazione del paese.

Nel 1933-1934, gli Stati Uniti riconobbero ufficialmente l’URSS, che entrò a far parte della Società delle Nazioni nel 1934.

Tuttavia, gli anni ’30 furono anche segnati da una grande carestia causata dalla collettivizzazione forzata, che provocò la morte di milioni di persone.

Nel 1939-1940, la Russia si trovò coinvolta in una guerra con la Finlandia, che si concluse con l’annessione degli stati baltici.

Nel 1941, l’URSS fu attaccata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il conflitto si concluse nel 1943 con la resa tedesca nella battaglia di Stalingrad, che rimane una delle battaglie più sanguinose nella storia dell’umanità, con oltre 2 milioni di morti.

Nel 1945, le truppe sovietiche occuparono Vienna e Berlino, contribuendo alla sconfitta definitiva dell’Asse.

Capitolo 5: La Guerra Fredda

mysha e i muro di berlino

Il periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale vide l’URSS emergere come una superpotenza mondiale, dando inizio alla Guerra Fredda con gli Stati Uniti.

Nel 1949, l’URSS testò con successo la bomba atomica, innescando una corsa agli armamenti nucleari.

Nel 1953, dopo la morte di Stalin, Nikita Krusciov fu nominato segretario generale del PCUS.

Nel 1955, si tenne un vertice a Ginevra con Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e URSS, che portò alla creazione del Patto di Varsavia.

Nel 1957, l’URSS lanciò il primo satellite, il Sputnik, segnando l’inizio dell’era spaziale.

Nel 1959-1960, Krusciov visitò gli Stati Uniti e pronunciò un discorso storico all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.

Nel 1961, Yuri Gagarin divenne il primo uomo a viaggiare nello spazio, mentre ad ottobre di quell’anno fu costruito il Muro di Berlino.

Nel 1962, scoppiò la Crisi dei missili di Cuba, portando il mondo sull’orlo di una guerra nucleare. Tuttavia, questa crisi fu risolta pacificamente attraverso negoziati tra gli Stati Uniti e l’URSS.

Nel 1963, fu istituita una “linea rossa” diretta di comunicazione tra gli Stati Uniti e l’URSS, un canale diretto per prevenire un confronto nucleare accidentale. Inoltre, fu firmato il trattato sulla proibizione di test nucleari con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.

Nel 1964, Krusciov fu rimosso dalla leadership del Cremlino, e Leonid Breznev divenne primo segretario.

Nel 1970, fu firmato il Trattato di Non Proliferazione Nucleare.

Nel 1980, l’URSS ospitò le Olimpiadi a Mosca, ma il boicottaggio di 64 paesi in risposta all’invasione sovietica dell’Afghanistan offuscò l’evento sportivo.

Capitolo 6: Gorbachov e la perestrojka

Mikhail Gorbachev

Nel 1985, Michail Gorbachov divenne segretario generale del PCUS. Durante il suo mandato, Gorbachov avviò la perestrojka, un programma di riforme economiche e politiche volte a ristrutturare il sistema sovietico. Nello stesso periodo, fu introdotta la “legge secca” per combattere l’alcolismo.

Nel 1986, si verificò un grave incidente nella centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, che ebbe gravi conseguenze ambientali e umane.

Nel 1988, si verificarono sommosse anticomuniste nelle repubbliche baltiche, e iniziò la ritirata sovietica dall’Afghanistan. Durante un discorso all’ONU, Gorbachov annunciò importanti riduzioni delle forze militari sovietiche.

Nel 1989, si tennero le prime elezioni democratiche in Russia, e i sostenitori di Boris Yeltsin e Andrei Sakharov ottennero una grande maggioranza di seggi al Congresso. A novembre, il Muro di Berlino cadde, simboleggiando la fine della Guerra Fredda.

Nel 1990, Michail Gorbachov ricevette il Premio Nobel per la pace.

La Lituania divenne la prima repubblica sovietica a dichiarare l’indipendenza.

Il I congresso dei Deputati del Popolo dell’URSS approvò la “Dichiarazione di Sovranità Statale della Russia”.

Boris Yeltsin fu eletto come primo presidente russo democraticamente eletto.

Capitolo 7: L’era di Yeltsin

Boris Yeltsin

Nel 1991, si verificò un tentato colpo di Stato a Mosca, ma Yeltsin sfidò con successo i comunisti della linea dura e dichiarò la Russia democratica.

A dicembre, i presidenti di Bielorussia, Russia e Ucraina firmarono il Trattato per abolire l’URSS e costituire la Comunità degli Stati Indipendenti (CEI). Gorbachov rese pubbliche le sue dimissioni, e l’URSS cessò di esistere.

Nel 1992, il governo russo liberalizzò i prezzi, una misura fondamentale nel passaggio da un’economia centralizzata sovietica a un’economia di mercato. Tuttavia, questa riforma portò al crollo del rublo e a una grave crisi economica.

Nel 1993, si verificò una crisi costituzionale in Russia, che culminò con il decreto del presidente Boris Yeltsin di sciogliere il Congresso dei Deputati del Popolo della Russia e il Soviet Supremo della Russia.

Nel 1994, si tenne un referendum per ratificare la nuova Costituzione russa, che ampliò i poteri del presidente.

A dicembre, le truppe russe invasero la Cecenia, dando inizio a un conflitto che sarebbe durato per anni.

Nel 1996, Boris Yeltsin fu rieletto per un secondo mandato presidenziale. Fu anche firmato un accordo di pace in Cecenia, e le truppe russe iniziarono a ritirarsi dalla regione.

Nel 1997, Yeltsin e il presidente americano Bill Clinton si riunirono a Helsinki per discutere l’ampliamento della NATO, firmando l’“Atto Fondatore sulle mutue relazioni, la cooperazione e la sicurezza fra la NATO e la Federazione Russa”.

Nel 1998, scoppiò la crisi finanziaria russa, con la Federazione Russa che smise di pagare i prestiti esteri.

Russiamorfosi

Mentre esploriamo la ricca storia della Russia, auspichiamo che il progresso futuro porti a una maggiore pace e cooperazione fraterna con tutte le nazioni del mondo. La storia ci insegna che il cambiamento è possibile, e speriamo che la Russia possa continuare a contribuire a un mondo più armonioso e unito.

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