Star Wars è senza dubbio uno dei franchise cinematografici più iconici e amati di tutti i tempi, ma cosa sarebbe successo se il genio del cinema Andrej Tarkovskij avesse preso le redini della saga intergalattica?

Immaginiamo un’opera cinematografica unica, distante anni luce dalle epiche avventure spaziali che conosciamo, in una galassia “profonda profonda…”.

Star Wars: Filosofia nello Spazio

In un universo parallelo diretto da Tarkovskij, Star Wars avrebbe sicuramente rinunciato all’aspetto avventuroso e spettacolare per abbracciare una profondità filosofica e psicologica.

Addio alle luci laser brillanti e agli scontri cosmici, ciò che avremmo ottenuto sarebbe stato un’esperienza cinematografica più intima e riflessiva.

Ritmo Lento e Ponderato

Tarkovskij era noto per il suo ritmo lento e contemplativo. Invece delle frenetiche sequenze di combattimenti nello spazio, ci saremmo trovati immersi in scene dilatate, permettendo ai personaggi di respirare e agli spettatori di riflettere sulle loro motivazioni più profonde.

L’Uomo dietro la Maschera

Dimenticatevi dei villain monodimensionali e minacciosi come Darth Vader. Con Tarkovskij, la maschera si sarebbe sollevata per rivelare l’umanità sottostante. Vader sarebbe diventato una figura tragica, tormentata dai suoi stessi conflitti interiori e dalle scelte del passato.

Dialoghi Filosofici

In luogo degli scambi di battute veloci e taglienti, ci aspetteremmo dialoghi profondi e filosofici. I personaggi discuterebbero di temi esistenziali, dell’equilibrio tra il bene e il male, e della natura della Forza in modo più contemplativo.

Addio versione rimasterizzata

Niente esplosioni spettacolari e CGI travolgenti. Tarkovskij prediligeva un uso discreto e sporadico degli effetti speciali, dando maggiore importanza alla recitazione e alla narrazione. Gli spettatori avrebbero dovuto cercare la bellezza nell’essenzialità.

Viaggi Interiori Piuttosto che Spaziali

Le epiche avventure attraverso galassie lontane sarebbero state sostituite da viaggi interiori nei labirinti della mente umana. I Jedi non avrebbero combattuto solo contro nemici esterni, ma anche contro le proprie paure e insicurezze.

La Forza come Esperienza Mistica

La Forza non sarebbe stata semplicemente un mezzo per muovere oggetti o combattere. Tarkovskij l’avrebbe trasformata in un’esperienza mistica, una connessione profonda con l’universo e con sé stessi, richiedendo una ricerca interiore e spirituale.

Finale Aperto e Ambiguo

Addio ai finali chiari e risoluti. Tarkovskij avrebbe optato per un epilogo aperto e ambiguo, lasciando agli spettatori la libertà di interpretare il significato dell’opera. La saga si sarebbe conclusa con una domanda anziché una risposta.

In conclusione, uno Star Wars diretto da Andrej Tarkovskij sarebbe stato un’opera d’arte cinematografica, lontana dal mainstream e più vicina all’anima umana.

Mentre avremmo perso le avventure spettacolari ideate da George Lucas, avremmo guadagnato una profondità e una complessità senza pari. Che la Forza della contemplazione sia con noi!

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